Dal 2017, ad ornare il parco di piazza della Vittoria di Cignano, c’è una maestosa meridiana in pietra. La presentazione ufficiale avvenne il 14 maggio 2017, in occasione della “sagra della seconda di maggio”, alla presenza di numeroso pubblico, delle autorità comunali, e dei sindaci di Barbariga e di Bassano Bresciano.
L ’orologio solare è realizzato con una lasta in bronzetto di 230x130cm dello spessore di 18cm, che presenta delle antiche lavorazioni, che fanno pensare ad un riuso. Abbastanza grande per essere visibile anche dal satellite. Per oltre cinque secoli, in coppia con la sorella con la quale è stato realizzato il cartello di benvenuto a Cignano, ha sostenuto la canaletta in pietra della Roggia Manerbia in località Sander nel punto dove sovrappassa la Roggia Gambaresca. Il recupero avvenne nel 1999, all’assessore ai lavori pubblici, la forma a ventaglio suggerì subito l’uso per una meridiana. Portato nei magazzini comunali, vi rimase fino alla primavera del 2004, quando la Giunta Comunale deliberò di utilizzarla come orologio solare. Affidato ad Ulisse Quadri la progettazione, causa il cambio di amministrazione non venne concluso l’iter realizzativo. Rimase però l’idea che trovò attuazione per l’impegno della pro loco e dell’amministrazione comunale solo nel 2017. L’orologio solare di Cignano è di tipo “polare”. Lo gnomone e le linee orarie sono paralleli all’asse terrestre e puntano nella direzione dei poli celesti. Ne segue che, di notte, è possibile utilizzare lo stilo come mira per identificare la stella Polare. Per questo, in alto, è disegnata la costellazione dell’Orsa Minore, così come si vede verso le ore 21 nel 21 marzo, quando è stata progettata la meridiana. Le ore indicate sono quelle vere del fuso orario dell’Europa centrale che possono differire di alcuni minuti da quelle segnate dai comuni orologi a causa della diversa velocità
della Terra lungo la sua orbita intorno al Sole. Durante l’estate, quando entra in vigore l’orario estivo, è necessario aggiungere un’ora a quella indicata dalla meridiana. La linea verticale che termina con l’immagine del Sole indica il mezzogiorno Solare Locale. L’istante in cui il Sole raggiunge la massima altezza è esattamente a Sud (che non corrisponde affatto al mezzogiorno dei nostri orologi). La linea orizzontale contrassegnata dalla scritta “AEQUI” viene percorsa dall’ombra della sfera posta sullo gnomone nei giorni degli equinozi. Allo stesso modo l’ombra della sfera percorre le linee curve contrassegnate dai segni zodiacali nei giorni in cui il Sole vi entra. La linea curva più alta indica anche il giorno del Solstizio d’inverno mentre la più bassa il solstizio d’estate. Infine, la linea a forma di “OTTO” denominata Lemniscata, posta a cavallo delle 4 del pomeriggio, recante le iniziali dei nomi dei mesi, indica l’ora media che è quella segnata dai nostri orologi e permette quindi di conoscere la differenza tra l’ora segnata da questi e quella della meridiana. Nella parte superiore reca inciso lo stemma di Cignano, la latitudine e il motto: “passegger abbi pazienza, senza il sol non do udienza”. Un primo progetto a forma di leggio, ad opera dell’architetto Aldo Betolini, per la posa della pietra fu scartato perché la struttura in ferro sarebbe costata troppo, si ripiegò quindi su un sostegno in cemento armato. La meridiana è stata progettata da Ulisse Quadri astronomo di Bassano Bresciano, l’elaborazione grafica dal geometra Stefano Bertoli di Cignano. L’incisione è stata eseguita dalla ditta Danesi Marmi di Flero, la posa e le opere edili dalla ditta Baronio di Cignano, lo gnomone e i sostegni metallici sono stati realizzati dalla ditta Brunelli di Cignano. L’intera operazione è stata coordinata dalla Pro loco di Cignano.


La sera del 21 giugno 2017, solstizio d’estate, furono spiegate, in un affollata conferenza a palazzo Pontoglio, da Ulisse Quadri il progettista dell’orologio, le modalità di lettura. Conferenza replicata a Palazzolo il 18 maggio 2019 nell’annuale convegno annuale sugli orologi astronomici, meccanici e solari “orologi nel firmamento” organizzata dagli astronomi italiani. A ditte e volontari il plauso per l’ottima riuscita dell’opera.
U.Q. & A.T.
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